IL GIORNALE DELL’ARCHITETTURA
Turismo o morte: morte al turismo!


VIENNA. Fino al 9 settembre, presso l’Architekturzentrum Wien (AZW) è visitabile “Toourism”, interessante mostra a cura di Karoline Meyer e Katharina Ritter, dedicata all’attualissimo tema del “turismo per tutti” e alle sue conseguenze sul paesaggio naturale e urbano. Il turismo di massa rappresenta oggi il 10% del PIL mondialeed è destinato a crescere nell’immediato futuro: ma a quali costi?

Benedetto e maledetto, cercato o subìto, il turismo è un’attività economica globale per la quale, proprio come in una grande industria, si progettano, pubblicizzano e vendono prodotti di consumo. Gli effetti, positivi e negativi, di questa attività industriale sono facilmente identificabili nei centri storici, stretti d’assedio da ondate di turisti-consumatori provenienti da tutto il globo. Se, ad esempio, una nave da crociera sbarca fino a 8.000 persone in poche ore, infrastrutture e servizi sono richiesti in maniera sempre più pressante. Ce n’è abbastanza, insomma, perché il discorso sul turismo venga seriamente preso in considerazione anche dal punto di vista dell’architettura e del governo della città. ...more
12.04.2023

ZKMB
WORKSHOP

Positionen unserer Generation

“Back and Forth Cost Estimates, Breastfeeding and Turnaround Strategies” is a snapshot of a generation of young architects who, despite multiple crises, are acting with tactical optimism. The exhibition title builds the framework for a comprehensive, collectively curated mapping that collects positions and poses questions. Structured into seven subject areas, we open discussion spaces:

What motivates young architects to set up their own practice? How can we demand and shape fair(er) working structures? Who actually designs space and for whom is it designed? Are we still allowed to build (anew) in times of the climate crisis? How do we join forces to widen our scope of action? What must the planning process and actor constellations look like to be able to pursue social and ecological concerns? How can we show a stance and what practices are needed to maintain it?

An exhibition by Architekturzentrum Wien, now shown at architekturforum oberösterreich. ..more


DerStandard

Vom Tatort zum feministischen Kunstort


Aus einer Wiener Trafik wurde ein Kunstraum, in dem sich wechselnde Ausstellungen mit Femiziden, Gewalt an Frauen und Solidarität befassen. Bleiben soll die Erinnerung an Nadine W., die an diesem Ort ermordet wurde.

Im Kunstraum  Im Kunstraum "Frau* schafft Raum" soll sowohl erinnert als auch Veränderung angestoßen werden. Verena Tscherner und Christoph Kleinsasser Vor drei Jahren wurden Nadine W. in ihrer Trafik in Wien Opfer eines Femizids. Am Vormittag des 5. März 2021 betrat der Ex-Partner der 35-Jährigen das Geschäft. Er schlug sie, würgte sie mit einem Kabel, übergoss sie mit Benzin und zündete sie an. Er ging hinaus, verschloss das Lokal von außen, warf den Schlüssel in einen Mistkübel und fuhr davon. Passant:innen schlugen das Fenster ein, die Frau wurde mit schweren Brandverletzungen ins Spital gebracht. Doch Nadine W. überlebte den brutalen Angriff nicht, sie starb am 3. April 2021. ...more



ARCHITEKTUR.AKTUELL

03/2024 Next Generation




AUGUSTIN

Ein Kunstraum zum Gedenken, zur Mahnung


by Brigitte Theißl

26 Femizide – Tötungen von Frauen aufgrund ihres Geschlechts – wurden letztes Jahr in Österreich begangen, heuer bereits einer. In der Nußdorfer Straße in Wien Alsergrund gibt
es jetzt einen Kunst- und Gedenkort: FRAU* schafft Raum.

Das war der Stand bei Redaktionsschluss. Als der Augustin gedruckt war, waren es bereits katastrophale sieben Femizide. 24-Stunden Frauennotruf: 01 71 71 9 ...mehr


IL GIORNALE DELL’ARCHITETTURA
La nuova Roma sul Danubio di Fischer von Erlach

by Gianluca & Laura Frediani

VIENNA. Il Museo della città di Vienna ospita un’ampia esposizione sull’opera dello scultore e architetto austriaco Johann Bernhard Fischer von Erlach (1656-1723) che, forse più di chiunque altro, ha concorso alladefinizione dell’immagine barocca della città danubiana. Dopo la memorabile esposizione del 1956, curata da Hans Sedlmayr e Clemens Holzmeister, questa è la seconda grande rassegna sulla sua opera che si tiene a Vienna. Si tratta di una mostra itinerante, partita da Salisburgo lo scorso anno, che insiste su alcuni aspetti della sua figura alla luce degli studi più recenti. Organizzata in nove sezioni, presenta una ricca selezione di disegni, modelli, incisioni, dipinti, medaglie, fotografie, libri, sculture e si concentra su due particolari aspetti della sua vicenda artistica: il lungo periodo di formazione in Italia e la pubblicazione del celebre Entwurf einer historischen Architektur… (Progetto di una architettura storica…, Vienna, 1721), in cinque volumi, destinato a raggiungere grande diffusione e successo nell’Europa del tempo. ...more

Adapt, Reuse
Laura Frediani on FRAU* schafft Raum


On 5th March 2021, a 35-year-old woman was set on fire by her ex-partner in her tobacconist’s shop at Nußdorfer Straße 4 in Vienna, and succumbed to her severe burns. Before the femicide, the small shop had always had a special standing in the ‘Grätzl’ (neighbourhood) as an informal meeting place among the inhabitants. In the social interest of the community, district leaders set about the complex task of dealing with this space rather than simply forgetting it. Through this initiative, the former crime scene was transformed into the feminist art space FRAU* schafft Raum (Woman creates space), a hybrid place of remembrance and art.

Working with such a charged space was challenging but also very instructive. Through numerous discussions and constant exchange with the project team, artists and experts, it became clear that the architecture had to be a container for the art and thus function as a platform for discourse. After the conversion, the space continues to characterise the urban context as a popular meeting spot and modern monument that highlights and opposes violence against women. ...more







22.01.2024  

BUILDING ON THE BUILT
Site Specific: Frau* schafft Raum



“Following an initiative led by local district leaders to highlight the growing crisis of violence against women, a former tobacconists, on a busy thoroughfare in the Alsergrund district of Vienna, has become the site of a new hybrid space; part place of remembrance, part contemporary art gallery.

In 2021, a 35-year-old tobacconist was set on fire by her ex-partner in the shop and died from her severe burns. The following year district leader Saya Ahmad and her deputy Christian Sapetschnig, as part of their "16 Days against Violence against Women*" initiative, announced that that the premises would be transformed into the city’s first feminist art space; ‘FRAU* schafft Raum’ (‘Women* create Space’). Since December 2023, the small space has been hosting an ongoing series of exhibitions on the topics of femicide and violence against women, which can be viewed from 8am to 8pm each day.” ...more



IL GIORNALE DELL’ARCHITETTURA
FRAU* schaff Raum: Vienna contro i femminicidi

by Flavia Foradini

“VIENNA. Come in Italia, anche in lande germaniche la violenza sulle donne è un problematrasversale di vaste proporzioni: in Germania quasi ogni tre giorni viene uccisa una donna; in Austria ogni 12 giorni, ma quasi il 35% ha subito una forma di violenza e una su 5 subisce stalking o molestie sessuali. Il 5 marzo 2021, in una minuscola tabaccheria di 12 mq nel 9° distretto, all’incrocio tra Nussdorfer Strasse e Währinger Strasse, uno snodo urbano attraverso cui transitano numerosi trasporti pubblici e 30.000 utenti al giorno, una donna di 35 anni è stata arsa viva: il suo ex compagno l’aveva cosparsa di benzina e poi era uscito chiudendo la porta a chiave. A nulla erano valsi i soccorsi prestati dai passanti per liberare la donna, morta un mese dopo con oltre il 75% di ustioni sul corpo.”...more



IL GIORNALE DELL’ARCHITETTURA
Rob Krier (1938-2023), il rimpiando della forma

by Gianluca & Laura Frediani

Ricordo del controverso docente architetto dal radicale ripudio della modernità


Architetto tradizionalista e docente universitario, Rob(ert) Krier è scomparso il 20 novembre a Berlino, all’età di 85 anni. Fratello maggiore del più noto Léon (1946), la sua figura ed opera sono legate al rifiuto del Movimento moderno e della città funzionalista. Strenuo sostenitore di una visione dello spazio urbano come continuità e memoria, il lavoro teorico e professionale di Krier segna l’ascesa e la caduta dell’architettura postmoderna in Europa nel ventennio a cavallo degli ottanta del Novecento.

Cosmopolitismo


Originario di una cittadina del Lussemburgo, non lontana dal confine con la Germania, Krier si avvicina presto alla pittura e alla scultura. Studia al Politecnico di Monaco di Baviera, dove si laurea in architettura nel 1964. Nella città bavarese incontra e lavora con Oswald Mathias Ungers (1926-2007) e, sorprendentemente rispetto ai suoi successivi sviluppi, con Frei Otto (1925-2015). ...more
14.11.2023

IL GIORNALE DELL’ARCHITETTURA
Nuovo Wien Museum: l’ampliamento della discordia

Il 6 dicembre, a 8 anni dalla chiusura, s’inaugura la discussa soprelevazione del museo al Karlsplatz

VIENNA. Poche istituzioni culturali riescono ad incarnare lo spirito di una cittàcome accade con il Wien Museum, il museo storico della città. Il luogo stesso su cui sorge, il Karklsplatz, è per sua natura un condensato della storia urbana della capitale austriaca e uno degli spazi pubblici più frequentati dagli studenti e dai turisti.


Il Karlsplatz
Contrariamente a quanto il suo nome lascerebbe intendere, il Karlsplatz non è mai stata una piazza progettata ma uno spazio verde incolto, attraversato dal fiume che dà il nome alla città. Per necessità militari questo ambito fuori mura è rimasto libero sino a fine Ottocento, quando viene decisa la regolazione idraulica che consente a Otto Wagner di utilizzare una parte del letto fluviale dismesso come sede della nuova ferrovia urbana. ...more

IL GIORNALE DELL’ ARCHITETTURA
I demoni di Günther Domenig

by Gianluca & Laura Frediani

A Klagenfurt e Graz un programma d’iniziative nel decennale della scomparsa dell’architetto austriaco


KLAGENFURT-GRAZ (AUSTRIA). Appassionato, aggressivo, ribelle… questi sono i tratti caratteristici di Günther Domenig, enfant terrible dell’architettura austriaca, del quale quest’anno si celebra in pompa magna il decennale della scomparsa. A inizio giugno si è infatti inaugurato, sotto il titolo “Dimensional”, l’ampio programma d’iniziative e visite guidate alle sue architetture. Tanto demonizzato in vita quanto onorato da morto, Domenig avrebbe senz’altro apprezzato la performance di danza “Habitat”, di Doris Uhlich, che ha accompagnato la visita inaugurale della sua Steinhaus a Steindorf (Carinzia), provocando scandalo e l’intervento imbarazzato della polizia locale a causa delle scene di nudità. ...more


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